mercoledì 1 dicembre 2010

Come è finita la Turchia ...

Sono in ritardo, lo so!
Ma per riprendermi dalla Turchia c'è voluto tutto il suo tempo ...
Per farla breve è sto un incubo. Ai turchi non fregava niente del torneo, del softball e men che meno degli arbitri ... ho il vago sospetto che fossero solo interessati a qualche forma di finanziamento dalla politica locale; rimane una mia opinione.
Di bello s'è stato il senso di cameratismo fra di noi; eh si, perchè in quella settimana abbiamo arbitrato, tirato il campo, messo a posto la pedana, messo la terra nelle buche, recuperato palline (vedi foto di Dario detto "Trepalle"), portato l'acqua alle squadre, segnato i punti sul tabellone (vedi foto a destra di Johan pronto vicino al tabellone) tappato i buchi nella rete, fatto pure i clssificatori ... tutto all'insegna del "torneo fai da te"!Degni di MacGyver abbiamo cambiato una pedana in legno (assicella di compensato) con un pezzo di pista di atletica; scoprendo che funziona a meraviglia! I due arbitri danesi hanno pure aiutato negli allenamenti i coach turchi ... che di softball ne sanno come io ne so di danza classica!
Il mangiare orrendo ... la logistica inesistente ... mi viene da dire che a volte piuttosto che organizzare un torneo in questo modo è meglio non organizzzarlo!
Finalmente il rientro ... su un pulman di linea da Edirne a Istanbul ... nessuno che parla inglese, non sappiamo dove andare ... ah che gioia ah che soddisfazione!
Ho dormito all'aeroporto di Istanbul sulla panchina più scomoda e fredda della storia ... la devono produrre in lapponia utilizzando una lega di ferro e ghiaccio; non ci sono altre spiegazioni!

Non mi era mai capitato, ma spero di dimenticare questo torneo al più presto!